E si leggicchia qualcosa…

Devo dire che mi manca rimanere alzata fino a notte fonda a divorare una pagina dietro l’altra, un libro dietro l’altro. Nella nuova casa la zona notte è un tutt’uno con quella giorno (Ovvio, è un monolocale alla fine :P) quindi non posso tenere accese troppe luci alle 3 di notte, che io sto a casa a non fare un cavolo, ma il moroso lavora e deve dormire 😀 (e poi diciamolo, il divano è piccolo e non ci si riesce a sdraiarsi su, posizione ideale per immergersi nella lttura :D). Devo quindi approfittare di qualche ritaglio di tempo, o di qualche attesa per visite varie (si legge da dio nella sala d’attesa degli spedali o mentre si è costretti a stare fermi a fare flebo :D), o del moroso che legge a sua volta e quindi non si parla. O di qualche giornata lontana dal pc dove non c’è poi granchè da fare, come questi ultimi giorni di agosto dove fra prelievi del sangue, moroso in ferie e 4 giorni in Austria son riuscita a far fuori 3 libri come niente 😀 Il secondo diciamo che è stato per “far riposare” la mente visto che il primo mi è risultato abbastanza “impegnativo”, il terzo per passare il tempo in Austria 😀

1. Antimateria – Frank Close
Da Ibs.it

È il nostro contrario, quello che c’è dietro allo specchio, un pezzo di mondo che va a ritroso nel tempo, l’ombra dell’essere. L’antimateria è stata definita in molti modi dalla letteratura popolare e ancor più spesso è stata fraintesa e ha dato luogo a leggende bizzarre, ispirando non poco la fantascienza e i pruriti millenaristi di molti autori. Tuttavia, per quanto incredibile possa apparire, l’antimateria, la “materia al contrario”, esiste davvero; anzi, è teoricamente necessaria. Elusiva e inafferrabile, è stata scoperta inconsapevolmente da un fisico russo, con un esperimento chiarissimo che però non si seppe interpretare nel modo giusto, per essere poi predetta teoricamente dal grande Dirac, che la ipotizzò per necessità formali, lavorando di carta e penna. Eppure, solo anni dopo, nel 1932, si arrivò a “vedere” effettivamente un positrone, l’inequivocabile antiparticella di un elettrone. Per sua natura, l’antimateria è piuttosto pericolosa: annichila, fa completamente sparire nel nulla la materia “ordinaria” con cui entra in contatto, distruggendo se stessa e ottenendo in cambio energia, tutta l’energia possibile intrappolata nel mondo fin dai tempi del Big Bang. Non è strano quindi che la storia dell’antimateria, avvincente e tortuosa, accompagni da un lato le grandi scoperte della fisica del Novecento e dall’altro alimenti i timori e i misteri delle forze liberate dalla natura.

Che dire…questo genere di argomenti mi ha sempre affascinata quindi credo sia inutile dire che l’ho trovato molto interessante :P. Sono una totale ignorante delle cose “tecniche” che probabilmente si dovrebbero conoscere per affrontare argomenti del genere, ma devo dire che andando piano piano è stato tutto comprensibile e mi son meravigliata del fatto che molte cose scritte le “conoscevo” e me le ricordavo ancora dai tempi della scuola 😀
Bel libro ^_^


2. Diritto e Rovescio – Debbie Macomber
Da Anobii.com

Nel centro di Seattle c’è un negozio speciale: L’intreccio. Lydia Hoffman, la proprietaria, crede molto nel potere terapeutico dell’arte di sferruzzare, tanto che ciclicamente tiene lezioni per insegnare anche ad altre donne a lavorare a maglia. Questa volta il corso prevede la realizzazione di caldi e comodi calzettoni. Non proprio un’impresa semplice. Ma Lydia insegnerà loro che con la passione e la costanza si possono ottenere risultati insperati. Proprio come nella vita. Elise, Bethanne e Courtney sono le tre allieve che impareranno a conoscersi e a conoscere meglio se stesse. Tra problemi di cuore, di denaro e di… peso, ognuna di loro acquisterà fiducia in se stessa, e anche Lydia non sarà da meno.

Cme detto più sopra, dopo un primo libro abbastanza “difficile” pe ri miei poveri neuroni avevo bisogno di un qualcosa di defaticante quindi quale miglior cosa di un libro che parla di Hobby femminili! 😛 Un libro che è stato divorato in due giorni scarsi  e che ho trovato molto carino, anche se avendo letto “Le amiche del venerdì sera” ritrovarsi a fare paralleli viene automatico.
Mi piacerebbe leggere qualcosa di simile ma con i protagonisti che ricamano, ecco 😛 Comunque libro piacevole ^_^


3. L’inferno di Elisabeth – Allan Hall
Da Hoepli.it

Questa è una storia vera e sconvolgente. I protagonisti sono due. Uno cattivo, cattivissimo, il male assoluto. Si chiama Josef Fritzl, vive nella cittadina di Amstetten, nel cuore dell’Austria. L’altra è una ragazza buona e bella. Il suo nome è Elisabeth ed è la figlia di Josef: è giovane e vivace, in cerca di una problematica indipendenza dal peso incombente di un padre-padrone, che già abusa di lei. Il 28 agosto 1984, a diciotto anni, sparisce. “Scappata di casa”, ripeterà a tutti Fritzl, mostrando un biglietto d’addio autografo. Sepolta viva, invece, in un bunker costruito nel corso di lunghi anni. Il destino di Elisabeth è quello di diventare una schiava, costretta ad assecondare gli incestuosi desideri sessuali del padre, e a dare alla luce sette figli. Questo libro ricostruisce i fatti attraverso una indagine sul campo, fotografie inedite e testimonianze raccolte fra parenti, amici, medici e poliziotti legati al caso. Oltre alla cronaca dell’agghiacciante ritrovamento, racconta a vita quotidiana di Elisabeth e dei suoi figli nella cantina degli orrori e risponde ai tanti dubbi emersi durante l’inchiesta: come si è formata la personalità del mostro capace di architettare un piano tanto folle quanto solido? Possibile che la moglie abbia creduto al castello di menzogne costruito da Fritzl? Di quali altri crimini si è macchiato? Al momento, ancora non è dato sapere se la famiglia del bunker potrà ritrovare una qualche normalità, né se troverà vera giustizia.

Primo libro preso a caso dalla libreria e gettato in valigia giusto per avere qualcosa da leggere durante le serate austriache, e sembra che ci si sia messo di mezzo il fato visto che il luogo dove tutto si è svolto era abbastanza vicino a dove stavamo noi. Devo dire che mi è piaciuto come è stato trattato il racconto della storia;viene “raccontato” il contesto dove tutto è nato e non si tende a scrivere di questa storia solo per vendere (o perlomeno questa è l’impressione che ho avuto io). Interessante decisamente.

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